Prevenzione sismica
L’Italia, in accordo alla normativa vigente, è considerata interamente a rischio sismico. Per garantire la sicurezza e la salvaguardia della vita umana occorre una progettazione e un’esecuzione che rispettino i criteri antisismici. Da pochi anni si è avuta una presa di coscienza che ha modificato il modo di costruire. In un paese come l’Italia è tuttavia presente un imponente patrimonio esistente che necessita di interventi di manutenzione importanti, finalizzati al miglioramento e all’adeguamento sismico.
Vulnerabilità sismica
L’analisi di vulnerabilità degli edifici esistenti è un passaggio propedeutico che si prefigge come obiettivo quello di individuare le criticità locali e globali degli elementi strutturali e non, per poi valutare la tipologia, l’entità e i costi degli interventi.
L’analisi è caratterizzata da una serie di fasi preliminari che mirano alla conoscenza quanto più possibile completa del manufatto (Analisi storico-critica, Rilievo geometrico e dei dettagli costruttivi, Caratterizzazione dei materiali).
L’analisi storico-critica consiste nella ricerca della documentazione di archivio disponibile, al fine di caratterizzare l’immobile da un punto di vista progettuale e di individuare le eventuali modificazioni subite nel tempo. Tale ricerca, unitamente ai sopralluoghi in sito, costituiscono una importante fase di acquisizione delle prime informazioni (quali gli aspetti strutturali e architettonici, le tipologie di materiali impiegati, il contesto…), propedeutica per la comprensione da parte del tecnico della qualità costruttiva e del comportamento strutturale dell’edificio. Tale documentazione è in genere costituita da: denuncia, relazione di calcolo, collaudo, elaborati architettonici ed elaborati esecutivi delle strutture, ecc.
Una volta acquisita la documentazione disponibile, occorrerà procedere alla definizione di una campagna di indagini (distruttive e non), atte alla individuazione della geometria degli elementi strutturali e dei dettagli costruttivi, cui seguirà una campagna per la caratterizzazione dei materiali.
Una volta ottenuti i dati necessari, si procederà alla modellazione strutturale mediante un software di calcolo agli elementi finiti, in grado di valutare le sollecitazioni indotte dal sisma sulla struttura e di calcolarne, elemento per elemento, un indice di rischio inteso come rapporto percentuale tra capacità e domanda. L’indice di rischio sismico globale è poi identificato dal minore di tutti gli indici di rischio già calcolati.
La Classificazione Sismica degli edifici
L’Allegato A del D.M. del 28 febbraio 2017 definisce le linee guida per la Classificazione del Rischio Sismico degli edifici esistenti, che consente di ottenere benefici fiscali in caso di interventi di miglioramento/adeguamento sismico del fabbricato (più comunemente noto come Sismabonus). Tale classificazione, che si basa sulla capacità dell’edificio di garantire la Salvaguardia della Vita Umana, è composta da 7 classi: dalla A+ alla F.
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